LIMENA-MIRANO. VITTORIA AL CARDIOPALMA

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Steven Spielberg. Neppure il grande regista cinematografico avrebbe saputo scrivere una trama più emozionante e al cardiopalma per un suo film da premio Oscar. Partita di certo non per deboli di cuore quella andata in scena al PalaAlpi tra Limena e Mirano. Un Limena chiamato al riscatto dopo cinque sconfitte consecutive. E vittoria è stata. Ma che fatica. 81-72 il risultato finale di un match ricco di colpi di scena e che sembrava già in cassaforte dopo i primi quindici minuti di gioco. È stato il successo dell’orgoglio, della voglia di riemergere, in cui la paura subentrata nel terzo periodo di perdere una gara giocata a buon livello nei primi venti minuti è stata allontanata con lucidità. Può essere davvero la partita della svolta in casa gialloblu. Perché ciò avvenga, però, bisognerà mostrare la stessa grinta messa sul parquet contro Mirano.

Coach Valentini affida la cabina di regia a Moretti, affiancato da Osellieri, Berti, Pagnin e Livio. Limena parte forte grazie agli ispirati Moretti e Livio. La prima tripla della serata di Berti costringe il tecnico ospite al time-out (11-6). Al rientro i gialloblu continuano il bombardamento da oltre l’arco, ancora con Berti e Pagnin (19-8). Mirano è impacciata in attacco, Limena difende bene e dopo l’ingresso di Busca, Berti lancia Moretti in contropiede per il 23-10 che chiude il primo quarto.
Al rientro sul parquet, Mirano sembra un fantasma. I padroni di casa ne approffittano a suon di triple. Vizzotto e ancora Berti portano al massimo vantaggio (+20 sul 30-10). Mirano prova a ricostruire il suo gioco e inizia a recuperare punto su punto grazie a tiri oltre l’arco dei 6,75. Limena perde lucidità e nella sua metà campo commette troppi falli. Due contrattacchi fulminei consentono agli ospiti di accorciare fino al 36-30. Pagnin prende in mano la squadra e con due bombe dalla lunga distanza porta i suoi sul 42-32 a metà gara.
Terzo quarto all’insegna del tiro libero per il Felmac. Dal 48-35, gli ospiti prendono confidenza con la retina fino al sorpasso del 48-49. Sembra un film già visto. Ma questa volta il finale sarà diverso. Il 50-52 sarà l’ultimo vantaggio di Mirano. Il primo canestro su azione di Busca consente di chiudere avanti di uno la terza frazione (53-52).
Un pick and roll eseguito magistralmente tra Busca e Livio manda quest’ultimo a canestro. Limena lotta con veemenza nella propria area. Busca si guadagna un fallo antisportivo a rimbalzo e segna un difficile spalle a canestro per l’allungo del 63-54. Triple da ambo le parti e divario che si accorcia (68-63). Vizzotto e Osellieri lasciano il campo per cinque falli. Pagnin va a segno da distanza siderale (nona tripla nella serata gialloblu) regalando il +9 (75-66). Mirano è stanca e non riesce a compiere il miracolo. Giacomelli fa la giocata del match con un assist a terra dietro la schiena per Pagnin che appoggia. Non c’è più tempo. È festa al PalaAlpi per l’81-72 finale.

FELMAC LIMENA-PALLACANESTRO MIRANO 82-71
Parziali: 23-10; 42-32; 53-52; 82-71

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